L'atto psicanalitico
nel disagio della civiltà

a cura di Alberto Zino

<<[…] ma poi accade che ci si debba accontentare delle parole al posto delle cose.>>

(Freud, 1915, X,87)

In Parole

L’atto analitico dovrebbe essere l’interpretazione da parte dell’analista. Ma che Lacan rovesci la vulgata psicanalitica affermando che l’analizzante interpreta e l’analista resiste, ci mette sull’avviso di una rivoluzione. Perché parlare di atto in psicanalisi, dal momento che la posizione dell’analista è caratterizzata dal suo non-agire? Il fatto è che l’atto non è l’agire, in questa condizione psicanalitica. Non è neppure un dire, l’atto analitico, anzi lo psicanalista sta quasi sempre in un’ombra di silenzio e, se parla, spesso parla troppo. Dunque? Possiamo suggerire, con Lacan, che l’atto analitico rilascia grazie a questa testimonianza: la sola presenza dell’analista.

Il seminario di Lacan del 1967-1968, L’acte psychanalytique, non è edito. Ne esiste tuttavia un’edizione non ufficiale e un resoconto pubblicato. Qui l’autore pone sul tema questioni tra le più intriganti: una «destituzione», una «dignità», che portano diritte a un atto che è per un’etica.

A quali condizioni un atto può essere «tale che alla sua fine destituisce il soggetto stesso che lo instaura? […] Tutto un indottrinamento, che si qualifica come psicoanalitico, può ancora continuare a ignorare che qui trascura il punto in cui ogni strategia vacilla proprio perché è ancora all’oscuro dell’atto psicoanalitico».

Che è etico per questo motivo: «che ci sia inconscio vuol dire che c’è sapere senza soggetto» (Lacan, Altri scritti, Einaudi).

L’atto psicanalitico si inaugura nel passaggio da analizzante ad analista. Nella formazione, nell’analisi didattica, dove il desiderio dell’analista trova il suo farsi luogo etico. Qui egli o ella avrà imparato che «lo psicoanalista nella psicoanalisi non è soggetto», né padrone né autore, e «se ne deduce che egli opera in quanto non pensa»: nel senso di un pensiero teso al dominio, alla padronanza dell’atto. Per questo il suo atto è inadatto al revival di qualsiasi adattamento. L’analisi non adatta né riadatta; l’analisi attua, crea una lingua.

È il suo atto etico nei confronti del «disagio nella civiltà», di cui parla Freud: «Il Disagio nella civiltà [Das Unbehagen in der Kultur, 1929] è un’opera essenziale, di primo piano per la comprensione del pensiero freudiano, nonché il compendio della sua esperienza.» (Lacan, Seminario VII, L’etica nella psicanalisi).

Gli incontri

L'etica può sempre dirsi addio

  • La possibilità psicanalitica
  • Presto è troppo tardi nella vita
  • Cervelli di poche parole
  • L’arte della pulsione di morte
  • Da un po’ di tempo porto il collo alto

La fortuna di non possedere una casa



  • La fregola è l’unica cosa che vi interessa
  • Dove il pensiero trema
  • La donazione della notte
  • Io, la verità, non parlo per dirvi la verità
  • Te lo eri solo toccato, bimbo mio

Dove sia il suo atto

  • Ancora un dono, un ricordo, un’attesa comune
  • Dalle ombra abbastanza, dalle tanta ombra
  • Conversazione sulla scuola
  • Nel suo atto e nel suo tempo strano
  • E se qualcosa avesse avuto luogo?

Alberto Zino

Relatore

Biografia

Psicoanalista e scrittore, dal 1979 a Firenze e ad Empoli. Allievo di Aldo Rescio, è stato dal 1975 fondatore del Collettivo Freudiano di La Spezia e nel 1980 della Scuola Psicoanalitica Freudiana di La Spezia e Firenze. Ha svolto attività didattica e di ricerca nelle Facoltà di Filosofia e Psicologia delle Università di Pisa e Firenze.

Fondatore del movimento di Psicanalisi Critica di Firenze, analista didatta e conduttore di gruppi di Teoria della Clinica, per la formazione degli psicoanalisti.

Presidente della Comunità Internazionale di Psicoanalisi e direttore della sua Rivista, Comunità Psicoanalitica, Edizioni ETS.

Dove, quando e quanto

Dal 13 novembre 2019 al mese di aprile 2020. Tre serie di cinque lezioni l’una, il mercoledì dalle 18.30 alle 19.45.

Iscrizione: € 90 per ogni serie; gratuita per gli studenti universitari, gli analisti in formazione in Psicanalisi Critica, i Soci della Comunità Internazionale di Psicoanalisi, i partecipanti al Cartello Comune ‘Libertà e psicanalisi’ di Firenze. È possibile iscriversi a seminario iniziato, la ricerca è permanente.

Le date delle lezioni saranno pubblicate sul sito della Comunità e sulle pagine facebook della Comunità e di Psicanalisi Critica.